Partendo da Pintura di Bolognola si sale per il Fargno e la Forcella Angagnola. Col sentiero n° 227 si scende verso il Casale Rinaldi, alla testa della Val d’Ambro. Si procede nell’alta valle lungo la carrozzabile quindi si svolta in discesa verso la sorgente, prendendo dietro ad una fonte il sentiero n° 226 che risale verso l’intaglio delle Roccacce (luogo dove sorgeva nel X secolo il castello del conte Mainardo di Siffredo, da cui il nome della cima “Castelmanardo”). Si scende con ripidi tornanti fino a una pista che, alternando tratti in faggete secolari a zone prative, porta alla Fonte del Faggio e all’attiguo Rifugio di S.Giovanni Gualberto (della Forestale, ora in uso al WWF). Per gran parte del 1500 la Fonte del Faggio fu al centro di un’aspra contesa, con centinaia di morti, tra Amandola e Montefortino, fino a quando il Legato della Marca, cardinale Bandini, nel 1599 impose alle due comunità la pace, assegnando la Fonte a Montefortino. L’importanza storica del luogo stride col penoso stato di abbandono e degrado al quale contribuisce il Rifugio dissacrato da scellerate opere di “restauro” degli anni 50. Da qui la discesa prosegue impegnativa lungo ripidi tornanti e ghiaioni fin sotto ai bastioni del Balzo Rosso (da valutare la percorribilità per qualche frana causata dal terremoto del 2016), quindi si risale ai 1185 m. del Rifugio Amandola e con 7 km di agevole carrareccia si ritorna a Pintura di Bolognola.