Sibillini MTB

15 Aprile 2021 15:50
  • Distance Instructions
Label

Valle dei Grilli

  • Distance 21 km
  • Time 3 h 54 min
  • Speed 5.3 km/h
  • Min altitude 0 m
  • Peak 0 m
  • Climb 550 m
  • Descent 550 m
  • Distance 21 km
  • Time 3 h 54 min
  • Speed 5.3 km/h
  • Min altitude 0 m
  • Peak 0 m
  • Climb 550 m
  • Descent 550 m

Difficoltà

Salita

Impegnativa per il fondo scassato

discesa

Mediamente impegnativa

Questo percorso, breve ma tecnico e impegnativo, ha il pregio di unire due siti d’interesse storico-culturale come le torri di Crispiero e l’eremo rupestre di S.Eustachio, oltre a permettere l’attraversamento dell’interessante forra,  dovuta all’attività erosiva del piccolo torrente che attraversa tutta la Valle dei Grilli. La fortificazione di Crispiero è costituita da due torri quadrangolari, conosciute con i nomi di Famula (la più grande) e Guardia (la più piccola), collegate da una potente muratura, di cui sono visibili solo alcuni tratti lungo il profilo ovest. Furono costruite allo scopo di controllare l’importante passaggio sul Potenza e difendere la vicina Valle Gabbiana detta delle Domore. Questa profonda incisione nei calcari mesozoici è caretterizzata non solo per la particolarità della flora e del terreno ma anche per le tante grotte, antichi rifugi naturali usati come provvisoria dimora (da cui il nome domore) dagli antichi tagliapietre e da eremiti fin dal XI secolo. La chiesa di San Michele Arcangelo, in parte scavata nella roccia, venne realizzata nell’XI sec. ad opera dei benedettini nei pressi di un villaggio di scalpellini. Nel corso del XIII secolo assistiamo ad un intervento di ampliamento con la conseguente dedica a Sant’Eustachio. Il monastero si distinse per la sua intensa attività di alloggio dei viandanti, passando in questa stretta forra l’antico percorso della via Lauretana, e per i prodigi offerti dallo stillicidio dell’acqua delle grotte che portarono a numerose donazioni. Seguirà poi, già nel secolo successivo, un progressivo declino con un totale abbandono del monastero a fine del trecento. Quello che resta oggi di questo grande complesso è la chiesa che versa in condizioni pietose, avvolta da vegetazione e deturpata da scritte e impoverita dai saccheggi.

15 Aprile 2021 15:50
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